PESCA AI CEFALOPODI
La pesca a calamari totani e seppie sta diventando sempre più popolare grazie alla ricerca fatta sugli artificiali che regalano belle soddisfazioni.
Per prima cosa tracciamo le differenze tra calamari totani e seppie.
Il calamaro (Loligo vulgaris) ha il corpo allungato, con due pinne romboidali ai lati della parte terminale del corpo affusolato, che lo fanno assomigliare a una punta di lancia arrotondata. Gli occhi sono quasi laterali, i due tentacoli più lunghi hanno ventose di misura diversa e sono parzialmente retrattili, mentre gli otto tentacoli più corti, non tutti della stessa lunghezza, hanno ventose regolari disposte su due file. Di colore rosa con macchie rosse e brune, il calamaro può raggiungere i 10 kg di peso e 1 m di lunghezza.
Il totano assomiglia abbastanza al calamaro, con le due pinne triangolari più corte, i due tentacoli lunghi non sono retrattili e dotati di quattro file di ventose mentre gli altri otto sono uguali e lunghi la metà. Ha colore violaceo iridescente e il suo peso può variare da 1 fino a 15 chilogrammi per una lunghezza che va oltre il metro.
Questi cefalopodi vivono entrambi in profondità, in zone fangose, ma il calamaro ama anche le distese di posidonie e i fondali coralligeni.
La seppia è anch’essa un decapode; ha corpo ovale e schiacciato, dotato all’interno di un telaio osseo (il seppiafamoso “osso di seppia”). I due tentacoli più lunghi sono anche più larghi all’estremità, con quattro file di ventose; il colore del corpo varia dal grigio zebrato al verde fino al bruno, poiché la seppia ha capacità mimetiche. Vive su fondali sabbiosi o tra le alghe e gli scogli. La sua vescica è più sviluppata di quella degli altri cefalopodi.
Totani calamari e seppie si possono pescare sia con esche naturali, sia con esche artificiali sia di giorno che di notte. Gli artificiali variano molto per forma, dimensioni, peso e sopratutto colori.
Questa tecnica viene praticata tutto l’anno dalle nostre guide.